Nessun prodotto nel carrello.

Contatti

Via San Donato 74/5, Granarolo dell'Emilia,Bologna

info@aisaemiliaromagna.it

+39 348 257 6931

Logo home 2
Blogging

SPECIALE | 54° CONGRESSO della SOCIETÀ ITALIANA di NEUROLOGIA

L’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche (A.I.S.A.) opera nel campo del volontariato sociale e sanitario per incoraggiare e promuovere la ricerca scientifica genetico molecolare, biochimica ed immunologica sulle atassie nelle varie forme, dominanti e recessive. Svolge attività di informazione e promozione per la loro prevenzione, presta sostegno globale ai pazienti atassici e alle loro famiglie aiutandoli nella risoluzione dei problemi derivanti dalla comparsa della malattia, raccoglie fondi per realizzare tali obiettivi. Nata nel 1982 in Lombardia è stata riconosciuta giuridicamente dal Ministero della Sanità con D.M. del 5 settembre 1995. È presente nella Consulta Malattie Rare del Ministero della Salute, fa parte della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (F.I.S.H.) e del Consiglio Nazionale Disabilità (C.N.D), partecipa attivamente alle iniziative europee per l’handicap con EUROAtaxia, fa parte delle Associazioni amiche di Telethon.
Ha un sito internet, www.atassia.it, pubblica il trimestrale “Archimede” ed è presente con sedi periferiche e comitati promotori in varie regioni italiane. L’A.I.S.A. ha una propria Commissione Medico Scientifica, formata da ricercatori di diverse università italiane, esperti in atassie. Obiettivi dell’Associazione, come si legge nello statuto, sono: promuovere l’informazione sulla malattia, garantire la riabilitazione, finanziare la ricerca.

Diffondere una corretta informazione su questo gruppo di malattie è fondamentale per promuoverne la conoscenza e sensibilizzare la popolazione generale. Esistono atassie dominanti, che interessano gli adulti e che comprendono le atassie spino-cerebellari (SCA) e le atassie episodiche. Poi ci sono le atassie recessive, delle quali fa parte l’atassia di Friedreich, e che riguardano in misura prevalente i bambini. A.I.S.A. si rivolge a tutti i pazienti con atassia e lavora per far conoscere questo raro insieme di malattie, promuovendo una partecipazione attiva dei pazienti alla vita sociale. 

Le persone affette da atassia conservano numerose capacità e hanno quindi la possibilità di essere utili e di svolgere numerose attività: occorre quindi lavorare per favorire la loro inclusione nella società e garantire loro una vita attiva. La fisioterapia è pertanto una opzione irrinunciabile.

Sostenere la ricerca

Un obiettivo non secondario di A.I.S.A. consiste nel supportare economicamente gli studi scientifici su tutte le forme di atassia. Per la scelta dei progetti ci affidiamo alla valutazione da parte dei medici della nostra Commissione medica. Ci vuole attenzione per non disperdere i fondi raccolti, in modo che ogni euro versato possa essere fruttuoso. Oltre a ciò chiediamo la collaborazione di Fondazione Telethon per una peer review che garantisca maggiormente le scelte. Per l’atassia, in ogni sua forma, non c’è ancora cura, ma ci sono progressi dal punto di vista della ricerca sulla terapia sia con farmaci tradizionali come il dimetilfumarato che è già utilizzato in altre patologie neurologiche e non (sclerosi multipla, psoriasi), oppure l’etravirina che è usata nei pazienti con immunodeficienze acquisite, sia con terapie innovative come
l’omaveloxolone che induce la proliferazione mitocondriale.

Omaveloxolone è stato approvato negli Stati Uniti lo scorso anno. L’Associazione si è attivata con una raccolta firme attraverso il suo sito per avere al più presto il farmaco in Italia. Il 10 luglio scorso AIFA ha approvato l’erogazione del farmaco per mezzo della legge 648. Notizia che stavamo aspettando con  ansia, dopo l’approvazione nel febbraio scorso da parte dell’ente regolatorio europeo (EMA).

In Gazzetta Ufficiale n. 160 del 10-07-2024 è stata pubblicata la determina n.186 “Inserimento del medicinale Skyclarys a base di omaveloxolone, nell’elenco istituito, ai sensi della legge 648, per il trattamento dell’atassia di Friedreich negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a sedici anni”. Omaveloxolone potrà essere prescritto da parte di medici operanti presso i Centri autorizzati al trattamento dell’atassia di Friedreich e sulla base delle procedure vigenti a livello regionale ai sensi della Legge n. 648/96. I centri regionali designati si stanno attivando in tal senso contattando le persone con atassia di Friedreich per i controlli atti a permettere l’assunzione del trattamento. Oltre ai farmaci tradizionali in questi anni si sta sviluppando la terapia molecolare con oligonucleotidi che sta dando ottimi risultati in alcune malattie a trasmissione ereditaria, come la malattia di Huntington, malattia genetica neurodegenerativa, un po’ cugina di quelle che sono le atassie dominanti, oppure nell’atassia muscolare spinale. Altra speranza è la terapia genica. La ricerca necessita di ricercatori motivati e di fondi e donazioni, senza le quali, i passi che vogliamo compiere sarebbero più lenti. Al momento non essendoci ancora una cura per l’atassia, la terapia riabilitativa rappresenta l’unico trattamento disponibile. La riabilitazione infatti consente ai pazienti di poter raggiungere il maggior livello di autonomia possibile nel contesto di malattia presente. Quanto viene offerto dal Servizio Sanitario Nazionale è spesso, soprattutto in certe regioni, limitato a pochi trattamenti o pacchetti di poche ore, a volte ripetibili, oppure ricoveri riabilitativi che comportano spostamenti in altre regioni. Invece i pazienti hanno estremo bisogno di supporto in questo senso, per non perdere le abilità.

L’importanza di un percorso riabilitativo mirato e continuativo

L’associazione raccoglie fondi da destinare alla ricerca, ma anche per supportare la riabilitazione, intervenendo con rimborsi personalizzati quando il paziente deve pagare personalmente i trattamenti fisioterapici ottenuti privatamente. Questo per l’Associazione è un punto dolente, che impegna tante risorse, ma è fondamentale (nel 2023 abbiamo erogato contributi per un totale di circa 60.000 euro). In alcune regioni sono stati avviati supporti che sostituiscono il servizio pubblico e sono i nostri “fiori all’occhiello” (esempi di cui siamo orgogliosi sono la liedtherapy in Lombardia, la palestra di  Granarolo dell’Emilia), ma auspichiamo una generalizzazione nazionale di implementazione dei trattamenti e ricoveri riabilitativi.

In senso etimologico il termine “atassia” deriva dal greco “a-taxos” e significa “assenza di ordine”, dunque fa riferimento ad un disturbo neurologico conseguente ad una degenerazione o alterazione dello sviluppo del cervelletto e delle sue connessioni funzionali provocando una mancata coordinazione dei movimenti muscolari. Gli studi dedicati al comportamento funzionale del cervelletto hanno fatto comprendere come questo sistema sia capace di controllare e dirigere le operazioni motorie del corpo in un perfetto assetto di equilibrio. Il danno, quindi, non è rappresentato dalla perdita del movimento, ma da una imperizia nel controllo del movimento presente. La sindrome atassica è certamente una condizione ad alto potenziale invalidante, ma che dispone di un protocollo dedicato ed efficace. Tuttavia, al paziente atassico vengono di frequente somministrate procedure riabilitative generiche, indicate per altre patologie neurologiche.

Le sindrome atassiche, infatti, non sono sindromi paralitiche e ritrovano la loro patogenesi nel sistema cerebellare, sistema ben distinto nei suoi confini anatomici e nei suoi profili funzionali dal sistema cerebrale. Il corretto svolgimento della prassi rieducativa è guidato dalla costante osservazione del
comportamento motorio del paziente e dalle competenze in campo neurobiologico e meccanico dell’operatore.

A Paderno Dugnano in Lombardia viene praticata la liedtherapy di gruppo, un metodo di riabilitazione vocale particolarmente indicato in tutti quei pazienti atassici con problemi di disfagia e di articolazione della parola. Questa terapia ha molte valenze in quanto oltre ad aiutare le persone a respirare ed esprimersi meglio, aiuta a mantenere anche il tono della voce più alto per più tempo. I ragazzi del gruppo sono molto soddisfatti anche perché gli incontri aiutano nella socializzazione.

Il servizio riabilitativo in Emilia Romagna

Dal 2014 è andato progressivamente strutturandosi un servizio riabilitativo presso la sede A.I.S.A. di Granarolo dell’Emilia (Bologna). Attualmente il servizio prevede trattamenti fisioterapici e logopedici a modalità estensiva prevalentemente settimanale erogati da operatori tecnici del Centro di Riabilitazione AXIA. I pazienti vengono inseriti nelle attività riabilitative del progetto successivamente ad una valutazione da parte di un team multiprofessionale (tecnici,
medico fisiatra, psicologo, neurologi). Questo progetto assistenziale nasce da un’esperienza prolungata di lavoro di un team multidisciplinare all’ospedale Bellaria. All’interno della fondazione “il Bene” dell’Azienda USL di Bologna i pazienti con atassia sono stati i primi a beneficiare di una assistenza specifica dedicata al tipo di malattia neurologica presentata.Ci siamo accorti che, terminata la fase diagnostica e in assenza di una terapia efficace nel controllare e ridurre la progressione di malattia, le persone affette da atassia preferivano rinunciare alla socialità e ai rapporti umani e isolarsi al proprio domicilio.

La riabilitazione neuromotoria rappresentò inizialmente uno strumento forte di relazione, costringendo le persone a ritornare a vivere una socialità dimenticata. Ma la riabilitazione deve essere fatta in maniera continuativa e i pochi “spazi” di riabilitazione offerti dalle strutture pubbliche non sono sufficienti a garantire risultati accettabili. Da qui il concetto di sussidiarietà con l’assistenza pubblica.

Queste riportate sono prettamente esperienze fisioterapiche, ma in ambito A.I.S.A. abbiamo bellissime storie che riguardano l’accesso allo sport di persone affette da sindromi atassiche. Da segnalare A.I.S.A. Sport che fa parte del Network AISA, presente nel Lazio. Facciamo molto, ma molto resta ancora da fare. In attesa della cura, prepariamoci. Ci sarebbe ancora da raccontare della nostra storia che vuole farsi carico di pazienti, con malattia ancora senza cura, al momento ci fermiamo qui, sottolineando che i pazienti atassici vogliono in prima persona essere protagonisti, vivere e non sopravvivere.
Maria Litani
Presidente A.I.S.A. Nazionale
enrico_bertini_comm
Blogging

Malattie rare, neurologo Bertini: “Atassia di Friedreich è una patologia multisistemica”

'Si manifesta con difficoltà di equilibrio e mancanza di coordinazione'

L’atassia di Friedreich (Af) è una malattia neurologica multisistemica progressiva a trasmissione autosomica recessiva. Si eredita dunque da ambedue i genitori”. La malattia rara è causata da “una alterazione del gene della fratassina, che ne determina una riduzione sostanziale. Questa è una proteina essenziale che si associa alla membrana interna dei mitocondri, organuli deputati alla creazione dell’energia cellulare. La carenza di fratassina porta una disfunzione mitocondriale multiforme che compromette molti sistemi d’organo, in particolare quello nervoso, il cardiaco e l’endocrino”. Lo ha detto il neurologo Enrico Bertini, responsabile dell’Unità di ricerca Malattie neuromuscolari e neurodegenerative dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, partecipando all’incontro con la stampa organizzato oggi a Milano da Biogen, a una settimana dalla Giornata mondiale dell’atassia, che si celebra ogni 25 settembre.

L’Af, la più comune delle atassie ereditarie (rappresenta il 50% dei casi), “si manifesta con” sintomi neurologici come “difficoltà di equilibrio e mancanza di coordinazione dei movimenti progressivo nel tempo – continua l’esperto – Talvolta si riscontrano anche movimenti oculari anomali e cambiamento dell’eloquio. Cecità e sordità possono essere altre manifestazioni della patologia, spesso – ma non sempre – tardive, così come l’urgenza urinaria. Al disturbo di coordinamento iniziale, poi, segue un disturbo di fatica e molti pazienti sviluppano una scoliosi”. 

Nel 90% dei casi i segni all’esordio sono di tipo neurologico, mentre nel restante 10% si hanno altri campanelli d’allarme, come la scoliosi o una cardiomiopatia. In Italia si stima che ci siano circa 600-700 pazienti con atassia di Friedreich e, in linea generale, si rileva una prevalenza di circa 1-2 persone ogni 50mila nel mondo, 1 su 20mila-50mila in Europa, con incidenze maggiori nel sud ovest della Francia, in Irlanda e nel nord della Spagna. Nettamente inferiore è la prevalenza in Africa, più alta invece quella canadese. L’esordio classico, nel 75% dei casi, è tra i 15 e i 24 anni, ma esistono anche forme ad esordio precoce e tardivo: nel primo caso la progressione patologica è più rapida, mentre nel secondo è più lenta. “Questa malattia colpisce nella maggior parte dei casi giovani adulti o adolescenti – precisa Bertini – In questi ultimi anni si parla di più di questa malattia in quanto stanno sorgendo delle possibilità terapeutiche e, quindi, è diventato importante, nel campo medico, focalizzarsi sulla diagnosi precoce, in quanto più precocemente si interviene, meglio si può condizionare la progressione di questa malattia”. Se infatti finora le sole terapie disponibili prevedevano la somministrazione di farmaci e integratori antiossidanti e una costante fisioterapia, oggi esiste una nuova opzione terapeutica: l’omaveloxolone. Sviluppato negli Stati Uniti e approvato dalla Fda americana nel 2023 e dall’europea Ema a febbraio 2024, omaveloxolone è stato recentemente inserito da Aifa per l’utilizzo in regime di 648, con l’indicazione per soggetti sopra i 16 anni.
461098726_930302425804541_587905076308896151_n
Ricerca scientifica

Biohaven annuncia risultati positivi di massima importanza nello studio fondamentale del troriluzolo nell’atassia spinocerebellare (SCA)

Notizie emozionanti rilasciate oggi da Biohaven! Il loro trial clinico triennale sul troriluzolo per il trattamento di SCA ha soddisfatto tutti i suoi endpoint primari e ha mostrato un rallentamento del 50-70% della progressione della malattia. Hanno in programma di presentare una nuova domanda alla FDA per il trattamento di tutti i tipi di SCA. Vi terremo aggiornati non appena sapremo di più. Scopri il comunicato stampa completo su www.ataxia.org/pharmanews.

Biohaven ha annunciato risultati positivi di prima linea dallo studio cardine BHV4157-206-RWE (NCT06529146) che dimostra l’efficacia del troriluzolo sulla variazione media rispetto al basale nell’f-SARA dopo 3 anni di trattamento. Lo studio ha raggiunto l’endpoint primario e ha mostrato miglioramenti statisticamente significativi nell’f-SARA negli anni 1 e 2 (Figura 1). La SCA è una rara malattia neurodegenerativa progressivamente debilitante che colpisce circa 15.000 persone negli Stati Uniti e 24.000 in Europa e nel Regno Unito. Non esistono trattamenti approvati dalla FDA per l’SCA.

Il troriluzolo 200 mg somministrato per via orale, una volta al giorno, nei pazienti con SCA ha raggiunto l'endpoint primario dello studio sulla variazione rispetto al basale nella scala funzionale modificata per la valutazione e la classificazione dell'atassia (f-SARA) a 3 anni in tutti i genotipi della popolazione in studio. Nei pazienti affetti da SCA trattati con troriluzolo è stato riscontrato un rallentamento del 50-70% della progressione della malattia, pari a un ritardo di 1,5-2,2 anni nella progressione della malattia nel periodo di studio di 3 anni. Biohaven prevede di presentare una domanda di nuovo farmaco (NDA) alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per il troriluzolo nel trattamento di tutti i genotipi SCA nel 4Q 2024. La domanda è idonea per una revisione prioritaria, date le designazioni di farmaco orfano e fast-track precedentemente concesse dalla FDA.

Dott. Susanna Perlman, Direttore della Clinica per le atassie e sperimentazioni cliniche di neurogenetica presso la Scuola di Medicina David Geffen Università della California, Los Angeles, ha affermato, “La SCA è una malattia debilitante, inesorabilmente progressiva che distrugge la qualità della vita, lasciando i pazienti incapaci di prendersi cura di sé stessi, camminare o parlare. Il troriluzolo è il primo trattamento a mostrare un ritardo nella progressione della malattia che può dare ai pazienti anni aggiuntivi di indipendenza, in cui possono camminare senza assistenza, continuare a lavorare, giocare con i loro figli e partecipare alle attività quotidiane. Questo è un momento emozionante e pieno di speranza per la comunità SCA.”

Inoltre, le analisi pre-specificate nel protocollo hanno impiegato un controllo di storia naturale separato e indipendente dallo studio di storia naturale europeo SCA (EUROSCA) per scopi normativi globali. I risultati ottenuti utilizzando i pazienti EUROSCA, oltre a un’analisi aggregata utilizzando sia pazienti CRC-SCA che EUROSCA, come controlli esterni, erano anche statisticamente significativi e coerenti con l’analisi di efficacia primaria in tutti i punti temporali (vedere Figura 2 e Figura 3). L’aggiunta dei dati EUROSCA ha aumentato la dimensione del campione di controllo esterno e ha contribuito alla robustezza delle differenze di trattamento statisticamente significative negli anni 1, 2 e 3, favorendo il troriluzolo.

atassia Fried 1
Blogging

Atassia di Friedreich, impatto sulla qualità di vita e ruolo dell’associazione pazienti AISA.

Intervista a Maria Litani, Presidente A.I.S.A Nazionale.

L’ Atassia di Friedreich è un disturbo multisistemico che colpisce principalmente il sistema nervoso, ma anche il sistema muscolo-scheletrico, quello cardiaco ed endocrino. I primi sintomi compaiono generalmente durante l’infanzia e comprendono la progressiva perdita di coordinazione dei movimenti, l’andatura atassica, la debolezza muscolare e l’affaticamento. Ma con il progredire della malattia, possono insorgere anche altre problematiche. AISA è la 1° Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche. Abbiamo chiesto alla presidente, la Prof.ssa Maria Litani, Presidente AISA, di raccontarci quali sono i principali bisogni di questi pazienti e il ruolo dell’associazione.

Guarda il Video

Immagine WhatsApp 2024-09-09 ore 15.38.50_cd938b78
Informazioni scientifiche

Atassie e Ricerca

Assemblea soci e Convegno Medico-Scientifico

Ciao a tutti! Il 27 e il 28 Settembre, a Milano presso l’Hotel Radisson, si terrà l’assemblea soci di A.I.S.A. Nazionale e il convegno medico scientifico. Nello specifico, il 27 ci sarà l’assemblea alla quale siamo tutti invitati, mentre il 28 ci sarà il convegno medico scientifico col saluto del Prof. Filla, l’assunzione della presidenza da parte della dott.ssa Mariotti, l’ingresso del dottor Giovanni Rizzo nella commissione, e la presentazione del lavoro fatto finora, compreso Skyclaris. Siamo tutti invitati a partecipare.
Comunicate al Presidente, Sig. Giuliano Lenzi quanto prima, e comunque ENTRO QUESTO FINE SETTIMANA, la vostra presenza, specificando inoltre se ci sarete solo per il convegno , il 28 , o per entrambi i giorni e quindi pernotterete in hotel il 27. Una buona rappresentanza emiliana romagnola sarebbe gradita.
Grazie
Tremor-Featured-Image-768×402
Istantanea

Che cos’è il tremore?

Se ti è mai capitato di sentirti tremante mentre parlavi in ​​pubblico o dopo aver bevuto troppo caffè, allora probabilmente hai sperimentato il tremore. Il tremore è un tremore involontario e ritmico di parti del corpo, come le mani o la testa. Tutti sperimentano un tremore normale e fisiologico a un certo livello, che di solito è sottile e passa inosservato. Questo tremore fisiologico può essere esacerbato da determinate circostanze, come ansia, fame, assunzione di caffeina o l’uso di determinati farmaci. Quando queste circostanze passano, il tremore torna a un livello quasi impercettibile. Il tremore fisiologico è distinto dal tremore patologico , che è persistente, causato da una malattia e può essere debilitante

Cause del tremore patologico

Il tremore patologico può avere una varietà di cause. Ad esempio, le malattie che comportano la progressiva morte delle cellule cerebrali, come il morbo di Parkinson, possono causare tremore. Il tremore può anche manifestarsi nella distonia, che comporta contrazioni muscolari involontarie, e in alcune atassie. Infine, il tremore può derivare da ictus, esposizione a tossine o danni a una parte del cervello chiamata cervelletto , che è importante per il controllo motorio. A seconda della causa e delle aree colpite, il tremore può peggiorare nel tempo o diffondersi ad altre parti del corpo.

Tipi di tremore patologico

I tipi di tremore possono essere caratterizzati in base al momento in cui si verifica e alle parti del corpo che colpisce. Le due grandi categorie di tremore sono il tremore a riposo e il tremore d’azione. Il tremore a riposo , un sintomo comune del morbo di Parkinson, si verifica quando una persona non si muove o non impegna i muscoli. Al contrario, il tremore d’azione si verifica quando una persona esegue un movimento, come nel tremore essenziale e in alcune atassie. Il tremore d’azione può essere ulteriormente suddiviso nei seguenti tipi:

Il tremore cinetico si verifica durante qualsiasi movimento volontario.

Il tremore intenzionale diventa più intenso man mano che ci si avvicina al bersaglio, ad esempio quando una persona cerca di toccarsi il naso con un dito.

Il tremore specifico di un compito si verifica quando una persona esegue un’abilità particolare, come la scrittura.

Il tremore isometrico si verifica quando una persona attiva i muscoli senza muoversi, ad esempio quando stringe un oggetto.

Il tremore posturale si verifica quando una persona oppone resistenza alla gravità con una parte del corpo, ad esempio quando tiene le braccia sollevate davanti al busto.

.

Trattamenti per il tremore

Sebbene al momento non esista una cura per il tremore, esistono opzioni terapeutiche. Farmaci come betabloccanti, benzodiazepine e iniezioni di Botox possono essere utili per trattare diversi tipi di tremore. Nei casi gravi, la stimolazione cerebrale profonda (DBS) può essere un’opzione efficace per ridurre il tremore. La DBS comporta l’impianto chirurgico di elettrodi in una regione del cervello che controlla il movimento e l’invio di segnali elettrici attraverso gli elettrodi per correggere l’attività cerebrale.

In sintesi, esistono molti tipi diversi di tremore, con impatti diversi sulla vita quotidiana. Il tremore fisiologico è normale negli individui sani e la sua intensità può variare a seconda dei livelli di stress, della fame o dell’uso di farmaci. D’altro canto, il tremore patologico può indicare una malattia di base. In base alle caratteristiche del tremore, un medico può aiutare a diagnosticare il tipo di tremore e la sua causa e raccomandare opzioni di trattamento appropriate. L’attuale ricerca sul tremore si concentra sulla comprensione di cosa accade nel cervello per causare diversi tipi di tremore e sullo sviluppo di opzioni di trattamento personalizzate per i pazienti.

Se desideri saperne di più sul tremore, dai un’occhiata a queste risorse del National Institute of Neurological Disorders and Stroke e della Parkinson’s Foundation .

Istantanea Scritta da: Sarah Donofrio

A cura di: Dott.ssa Judit Perez Ortiz

Aug-23-Featured-Image-768×402
Istantanea

Cosa sono gli amminoacidi?

Hai mai pensato al motivo per cui i dottori ci dicono di mangiare cibi ricchi di proteine? Perché mangiare proteine ​​è così importante per la nostra salute e il nostro benessere? Beh, è ​​per via di cosa sono composte e di quanto siano importanti le proteine ​​per mantenere sotto controllo le funzioni del nostro corpo.

Gli amminoacidi sono sostanze chimiche organiche contenenti legami carbonio-idrogeno. Si combinano e formano proteine, che sono anche considerate i mattoni della vita. Puoi pensare agli amminoacidi come a lettere; diverse combinazioni di queste lettere produrranno proteine ​​diverse che avranno funzioni diverse. Il nostro corpo usa questi amminoacidi per svolgere molte funzioni, come la crescita e la riparazione dei tessuti, oppure possono essere usati dal nostro corpo come fonte di energia.

Tre categorie di aminoacidi

Ci sono 20 diversi amminoacidi di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare correttamente. Sono raggruppati in tre categorie: amminoacidi essenziali, non essenziali e condizionatamente essenziali.

Gli amminoacidi essenziali sono composti organici necessari al corretto funzionamento del nostro corpo. Sono al centro di molti processi vitali. Non possono essere prodotti dal nostro corpo e dovrebbero essere ottenuti dal cibo, come carne di manzo, uova e latticini. Questi amminoacidi essenziali sono: istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina. Questi 9 dei 20 amminoacidi sono essenziali per molte funzioni importanti. Una carenza di amminoacidi essenziali potrebbe influenzare l’intero corpo, compresi i sistemi nervoso, riproduttivo, immunitario e digerente.

Gli amminoacidi non essenziali sono quelli che possono essere prodotti dal nostro corpo anche se non li assumiamo con il cibo. Questi sono alanina, arginina, asparagina, acido aspartico, cisteina, acido glutammico, glutammina, glicina, prolina, serina e tirosina.

Gli amminoacidi condizionatamente essenziali che includono arginina, cisteina, glutammina, tirosina, glicina, prolina e serina di solito non sono essenziali. Ma sono molto importanti in circostanze speciali. Ciò include malattia, trauma, gravidanza o stress. Ad esempio, l’arginina è considerata non essenziale. Ma il nostro corpo ha bisogno di più arginina quando combatte una malattia grave. Più arginina è necessaria anche durante la gravidanza quando il nostro corpo ha bisogno di più amminoacidi per supportare la salute del feto e della madre. In questi casi, assumere integratori di arginina potrebbe essere necessario per aiutare il nostro corpo a funzionare correttamente.

Da dove prendiamo gli amminoacidi con la nostra dieta?

Gli alimenti ricchi di proteine ​​come carne, pesce o soia hanno una maggiore concentrazione di aminoacidi. Alcune persone assumono anche forme integrative di aminoacidi come un modo per aumentare le prestazioni atletiche. Alcuni alimenti vegetali, come l’edamame o il tofu, contengono tutti i 9 aminoacidi essenziali, rendendoli una fonte “completa” di proteine.

Dopo aver mangiato cibi ricchi di proteine, il nostro corpo li scompone in amminoacidi, che vengono utilizzati per vari processi, come la costruzione dei muscoli o la regolazione delle funzioni immunitarie. Aiutano il nostro corpo a crescere e a produrre ormoni e a regolare le sostanze chimiche del cervello. Gli amminoacidi sono anche una buona fonte di energia e sono benefici per la salute della nostra pelle, dei nostri capelli e delle nostre unghie. Gli amminoacidi non devono essere parte di ogni pasto, ma seguire una dieta equilibrata è importante a lungo termine.

Se desideri saperne di più sugli amminoacidi, dai un’occhiata a queste risorse di MedlinePlus e della Cleveland Clinic .

 

Istantanea Scritto da: Asmer Aliyeva 

A cura di: Spyros Petrakis, PhD

foto email Naf
Blogging

BAMBINO GESU’ ROMA. Nuovo centro di eccellenza per l’atassia in Italia.

Congratulazioni alle 6 nuove cliniche in tutto il mondo che hanno ottenuto la designazione di NAF Ataxia Center of Excellence (ACE). NAF si impegna ad aiutarti a trovare cure di qualità su cui puoi contare. Offriamo questa prestigiosa designazione solo ai centri che offrono servizi completi da parte di medici con formazione/esperienza specialistica nel trattamento dell’atassia o dei disturbi del movimento.

Elizabeth-Foss-Featured-Image-768×402
Blogging

Piccoli passi, grandi progressi con Elizabeth Foss

Per coloro che partecipano alla terapia fisica, potreste sapere che gli esercizi di equilibrio sono molto utili per coloro che soffrono di atassia. La Mayo Clinic afferma che gli esercizi di equilibrio sono particolarmente importanti perché possono aiutare a prevenire le cadute e a mantenervi indipendenti. Può diventare noioso fare gli stessi esercizi ripetutamente, ed è questo che rende il canale YouTube Little Steps, Big Gains una fonte di esercizi divertenti e creativi che offrono varietà.

Little Steps, Big Gains è stato creato dalla terapista occupazionale Elizabeth Foss. Il canale YouTube offre un modo per fare esercizi a casa che possono aiutare a migliorare l’equilibrio e la mobilità. Elizabeth ha notato che mancavano esercizi terapeutici specifici per l’atassia e l’ha vista come un’opportunità per creare video. “Questo canale YouTube è davvero il mio progetto di passione per la comunità dell’atassia”, afferma Elizabeth. Il suo canale è rivolto a persone con problemi neurologici. Fornisce video educativi ed esercizi per aiutare con mobilità, forza ed equilibrio.

Informazioni sugli esercizi di Elizabeth per l'atassia

Il canale di Elizabeth Foss offre programmi di 30 giorni basati sulla ricerca per migliorare equilibrio, forza e mobilità. Questi video sono un ottimo strumento per trovare esercizi specifici per l’equilibrio e la coordinazione per l’atassia e non richiedono l’uso di attrezzature costose. Invece, usa articoli domestici a cui la maggior parte delle persone ha facile accesso.

Incorporare l’esercizio nelle nostre routine può spesso essere una sfida. Tuttavia, con un pizzico di creatività, gli oggetti domestici di uso quotidiano possono trasformarsi in efficaci strumenti di allenamento, offrendo praticità e accessibilità. Un semplice asciugamano può essere utilizzato come fascia di resistenza per esercizi di rafforzamento o una scopa può essere utilizzata per esercizi di equilibrio, dimostrando che la forma fisica può essere raggiunta senza attrezzature specializzate. Riutilizzando oggetti familiari, non solo sfruttiamo al meglio i nostri spazi abitativi, ma dimostriamo anche che l’esercizio può integrarsi perfettamente nelle nostre attività quotidiane, promuovendo uno stile di vita più sano e attivo. Elizabeth ci insegna proprio questo.

La sfida del manico di scopa

Uno dei video più popolari sul suo canale è il Broomstick Challenge, un esercizio di equilibrio e seduta.

Guarda il Video
Sfida di stabilità per la mobilità di 30 giorni

Un altro video da guardare è la sfida “30-day Stability for Mobility”, che utilizza metodi basati sulla ricerca per migliorare la deambulazione.

Guarda il Video

Questi video di esercizi per l’atassia sono una risorsa utile, che offre non solo benefici fisici ma promuove anche un senso di empowerment e comunità. Elizabeth fornisce una routine di fitness accessibile con il vantaggio di poter partecipare a casa. I video sono un promemoria che le persone con atassia non sono sole nel loro percorso verso il benessere fisico. I suoi video possono essere uno strumento utile per la comunità atassica da utilizzare a casa. Sono educativi e ci ispirano a saperne di più sulle nostre condizioni. 

Informazioni sull’autore

Mi chiamo Ellie Martin e ho una rara forma di atassia cerebellare. Mi sono laureata di recente al college dove ho studiato servizi di riabilitazione. Ho scritto questo articolo come parte di una serie di blog per condividere informazioni che ho appreso insieme ad alcune esperienze personali sull’argomento.

Social Interaction
Ricerca scientifica

Atassia Telangiectasia: i risultati del più grande studio clinico globale

Per ogni 40mila bambini che nascono nel mondo uno è affetto da Atassia Telangiectasia (A-T). Si tratta di una malattia genetica pediatrica neurodegenerativa che, per ora, non ha una cura.